Arancini (.. o Arancine?) con Riso Carnaroli DOP di Baraggia
Gli Arancini sono una specialità Italiana, tipica della Cucina Regionale Siciliana, ufficialmente riconosciuta nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani del ministero delle Politiche Agricole.
STORIA
La nascita degli arancini è incerta.
Si pensa sia un usanza tramandata dal periodo di dominazione araba, tra il IX e il XI secolo. Gli arabi imbandivano le tavole prevalentemente con riso allo zafferano e carne d’agnello, poi per mangiare appallottolavano tutto insieme con le mani.
Si sa però che nel sud Italia il pomodoro, pur essendo un ingrediente base per questa ricetta, iniziò ad essere coltivato a scopo alimentare solo dopo l’Ottocento.
Le origini degli Arancini rimangono, quindi, dubbie.
Arancino o Arancina?
Sul nome anche la Sicilia si divide in due: nella parte occidentale ha una forma tonda ed è chiamata arancina, nella parte orientale dell’isola ha una forma a tonda ma a cono, forse per ricordare l’Etna, e viene chiamato arancino.
Si direbbe che il nome giusto sia arancina, vista la forma, che deriva da arancia. I dizionari però prediligono come forma corretta il termine arancino perché in Siciliano l’arancia si chiama “aranciu”, al maschile, e il nome del nostro piatto deriva proprio da qui.
Come si fanno gli Arancini?
Oggi gli arancini sono tra gli street food più amati al mondo. Per farli bisogna innanzi tutto preparare il riso allo zafferano. Dopodiché si forma una palla di riso, si aggiunge il ripieno e infine si frigge.
Il ripieno classico è fatto con ragù, piselli e caciocavallo. Potrete comunque trovarli anche con prosciutto e mozzarella o, nelle versioni più particolari, con gamberetti, pistacchi, spinaci.
Ricetta degli arancini
Tempo di preparazione: 1h e 30 minuti circa
Ingredienti per circa 10 arancini

- 500g Riso Carnaroli DOP di Baraggia
- 2 bustine di zafferano
- 250g Carne trita da ragù
- 1 carota
- 1 gambo di sedano
- Mezza cipolla
- 1 bottiglia di passata di pomodoro
- 1 bicchiere di vino bianco o birra bionda
- Caciocavallo Q.B.
- Farina Q.B.
- Pan grattato Q.B.
- Olio di arachidi 2l
PREPARAZIONE:
Per il riso: Fate bollire il riso in acqua salata. A cottura ultimata scolatelo e aggiungete lo zafferano. Lasciate raffreddare.
Per il ragù: Tritate sedano, carota e cipolla. Metteteli in una pentola col un po’ d’olio e fate soffriggere a fuoco medio. Aggiungete quindi la carne e fatela rosolare.
Quando la carne è rosolata aggiungete i piselli e condite con sale e pepe. Sfumate con un bicchiere di vino bianco o birra. Quando l’alcol sarà evaporato aggiungete la passata di pomodoro e fate cuocere a fuoco basso fino a cottura ultimata.
Per la pastella: Per la pastella mescolate in una ciotola acqua tiepida e farina. Dovete ricercare una consistenza liscia e omogenea ma anche spessa e appiccicosa. Una pastella troppo liquida non darebbe la croccantezza che cerchiamo.

PROCEDIMENTO:
Prendete il riso e create una palla grande circa un pugno. Schiacciate la pala di riso al centro in modo da creare un “buco” per il nostro ripieno. Aggiungete un cucchiaio di ragù e un cubetto di Caciocavallo. Chiudetelo e dategli la forma desiderata.
Una volta fatto l’arancino, immergetelo nella pastella e poi passatelo nel pan grattato.
Friggeteli in olio di arachidi a 170/175 °C. Per friggere usate una pentola alta in modo che l’olio ricopra del tutto(o quasi) gli arancini. Cuocetene massimo 2/3 per volta.
CONSIGLI: Se l’appiccicosità del riso vi crea difficoltà nel maneggiarlo, provate a inumidire le vostre mani. Riuscirete a maneggiarlo con più facilità.
Inoltre se non vi riesce la forma potrete sistemarli e maneggiarli dopo averli impanati.
Infine si procede con la cottura. Gli arancini vengono impanati con una pastella che deve essere liscia e omogenea e poi fritti. L’impanatura è essenziale per la il gusto e la croccantezza dei nostri arancini.
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