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Expo Milano 2015: il padiglione della Val d’Aosta

A Expo 2015 di Milano il padiglione della Val d’Aosta prende il posto di quello del Molise, all’interno di un viaggio virtuale in tutte le regioni d’Italia, nella settimana conclusiva del mese di luglio.

Si passa dagli elementi naturali, Terra-Fuoco-Aria-Acqua, della piccola regione di Centro Italia, ad un’altra ambientazione simbolo del potere e della forza della natura.

La montagna è il tema portante nel padiglione della Val d’Aosta ospitato in questi giorni alla kermesse di Milano.

E come dare torto agli organizzatori valdostani, se la montagna diventa palestra di vita e simbolo della ascesa verso le vette, non solo in senso strettamente fisico, ma tanto più in senso figurato?

Non per nulla “The rising earth” risulta essere il titolo, oltre che il leitmotiv di questa rappresentazione. La verticalità come simbolo di una terra aspra e montana e dell’eccellenza raggiunta grazie all’impegno e alla capacità di superare i propri limiti, trasformati per così dire in trampolini di lancio verso nuovi orizzonti.

La piccola Val d’Aosta, la regione con il territorio meno esteso del nostro Bel Paese, è per contrasto e quasi per ossimoro quella che possiede tra i suoi monti le vette più alte d’Europa, le più ambite e frequentate.

Non solo il Monte Bianco (4.810 m) è la vetta più alta di Europa, ma è stato il teatro principe della nascita dell’alpinismo, quando fin dal 1786 Jacques Balmat e Michel- Gabriel Paccard raggiunsero la sua vetta. Così come il Cervino (4.478 m), conquistato per la prima volta dal lato svizzero nel luglio 1865.

Completano il quadro delle 4 vette più alte d’Europa il Monte Rosa (4.643 m), la vetta più alta delle Alpi Pennine, e il Gran Paradiso, unica montagna situata completamente in territorio italiano capace di guardare il mare dall’alto dei suoi 4.061 metri.

Ebbene, nonostante le asperità del clima e di un territorio difficile, domati e resi amici con la tenacia e il rispetto della natura tipici della gente di montagna, la Val d’Aosta ha saputo trasformare i propri prodotti in eccellenze enogastronomiche, fino ad ottenere la qualifica di Dop per ben quattro delle proprie produzioni.

La Fontina Dop, il Fromadzo Dop, il Jambon des Bosses Dop e il Lardo d’Arnad Dop, prodotti tipici di quest’area montana, dove la cura dell’allevamento e delle terre si concretizza nell’altissima qualità degli ingredienti, sono affiancate da una gamma ampia e qualificata di vini di montagna prestigiosi, riuniti sotto un’unica Denominazione di Origine Controllata Valle d’Aosta – Vallée d’Aoste, declinata in 7 sottodenominazioni di area e 15 di vitigno.

 

Anche la produzione vitivinicola si può infatti considerare una conquista, ottenuta con la volontà a dispetto non solo delle particolari condizioni climatiche della Valle d’Aosta, ma anche in relazione alle caratteristiche dei terreni e alla loro esposizione, giacitura e pendenza, pazientemente trasformati dai viticoltori in terrazzamenti, fino a renderli paragonabili a giardini montani.

Questo offre il padiglione della Val d’Aosta a Milano: le immagini delle splendide montagne valdostane accompagnate dallo sferzare del vento, dal rumore della natura, dai vortici di fiocchi di neve che accolgono fin dall’ingresso i visitatori. Lo spazio è dominato dai ghiacciai, riprodotti attraverso l’ausilio di pareti azzurrate e superfici a specchio, con getti di neve artificiale iperrealistica e nuvole di vapore soffuso, in una specie di nebbia luminescente.

Montagna è tutto questo e non solo. Sembrano voler raccontare gli organizzatori.

Non un’oasi da salvaguardare, ma una risorsa da vivere e valorizzare.

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